LA VISIONE COME NON L’AVETE MAI VISTA: dalla pratica alla teoria
Sabato
h. 9.00 – 12.30 e 14.00 – 16.00
Avrete sentito parlare mille volte di visione, in termini anatomici e/o fisiologici.
Tutto chiaro, allora: ci sono gli occhi, che si occupano di portare le immagini al cervello.
Avrete sentito parlare di “vizi di refrazione”, quando il fuoco non cade sulla retina: miopia, ipermetropia, astigmatismo…
Quello che è più difficile comprendere è perché un bimbo perfettamente corretto, con occhiali o lenti, o un bimbo perfettamente emmetrope, dovrebbe preferire avvicinarsi al foglio per leggere, o stare storto con il capo.
O perché un bimbo perfettamente corretto con occhiali o lenti, o un bimbo perfettamente emmetrope dovrebbe preferire guardare da sopra l’occhiale.
O ancora perché un bimbo senza evidenti segni patologici di congiuntivite o altro dovrebbe, durante l’attività prossimale (lettura e scrittura), presentare sintomi astenopici come il bruciore, la lacrimazione, l’aumento dell’ammiccamento.
Proveremo a rispondere a tutte queste domande attraverso un piccolo percorso neurologico, partendo dal momento in cui la luce cade sulla retina, tentando di dimostrare quanto gli occhi siano organi essenziali che, insieme agli altri sensi, partecipano a costruire un’immagine nel nostro cervello, e quanto le esperienze passate ci aiutino a “trarre significato” da ciò che vediamo, che crediamo di vedere, o che crediamo di aver visto.
Proveremo a spiegarlo in termini teorici, ma soprattutto pratici, sperimentando la visione e le sue regole, e ad integrarle con le altre abilità motorie, percettive, di spazio e tempo.
In altre parole, “giocheremo con la Multisensorialità” per trasferire le esperienze pratiche e teoriche nella pratica professionale di tutti i giorni.
Al termine del corso verrà rilasciato attestato di partecipazione e materiale didattico.
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